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La letterina del sabato 30 dicembre 2023

Categoria: Notizie
Pubblicato Sabato, 30 Dicembre 2023 10:07
Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici, 

con l’interessantissimo appuntamento di ieri sera dedicato allo sfollamento si sono chiusi sia il trittico degli eventi riservati all’80° anniversario della “Guerra in casa” sia il programma degli “Incontri in Comune”. Il bilancio è stato positivo oltre ogni più rosea aspettativa sul piano della qualità delle proposte messe in campo dal “Gruppo comunale per la promozione della cultura”. Quindi un grande plauso va tributato al “Gruppo”, per tutti al suo Presidente, il carissimo professor Antonello Antonelli, all’Amministrazione comunale e alla nostra super Pro Loco che hanno sostenuto e accompagnato questo straordinario programma culturale che riprenderà già nel prossimo gennaio. Sul piano della risposta da parte dei Concittadini il bilancio, pur se decisamente positivo, presenta luci ed ombre. Ho già avuto modo di condividere con i miei eroici ventitré Lettori alcune valutazioni su questo aspetto della nostra vita sociale. Non essendo cambiato alcunché in queste ultime settimane resta valido quanto analizzato. Non vi è quindi necessità di ripetere cose già scritte che restano valide non tanto perché non son state contestate o integrate ma semplicemente perché la situazione, oggi come oggi, non può avere altre chiavi di lettura. 

 

Questa Letterina, la 52^, è l’ultima del 2023 che ci ha visti ancora legati dalla condivisione di fatti, curiosità, ricordi, proposte, analisi e critiche. Non è affatto un passaggio meramente retorico bensì un sentimento limpido quello che mi porta a ringraziare i miei ventitré Lettori e quanti, per loro fortuna e beneficio, hanno deciso di frequentare questo spazio di libertà. Senza di loro, i destinatari e corrispondenti, la Letterina non avrebbe motivo di esistere, sarebbe uno sterile esercizio di scrittura del quale nessuno, a cominciare da me, avrebbe né bisogno e neppure beneficio. Invece la Letterina c’è ed è bello che ci sia, perché è gioioso strumento di servizio, senza pretese di successo, senza la presunzione di essere chissà che, senza l’illusione di diventare altro. Anche se, forse, in un domani non troppo lontano, potrà esserci una qualche memoria cartacea di questo che si avvia ad essere un decennio epistolario, trovandoci ormai nell’ottavo anno di corrispondenza.

Care Amiche e cari Amici, chiudiamo degnamente il 2023 col “Te Deum” di domani. Ringraziamo Dio per il tanto che abbiamo avuto, per gli affetti conservati, per le nuove emozioni vissute, per le prove che abbiamo superato, per gli insegnamenti ricevuti quando abbiamo capito i nostri errori, per l’energia che abbiamo trovato nelle nostre tasche per lanciare iniziative piccole e grandi ed anche quella bella energia che ci ha consentito di sostenere e applaudire le tante cose proposte e realizzate qui a Miglianico.

Ci attende un 2024 che dobbiamo augurarci migliore dei precedenti. Così sarà se faremo qualcosa di buono, qualcosa in più di quel che abbiamo fatto fino ad ora, qualcosa in più di quello che ciascuno può attendersi dall’altro. 

Sicuramente sarà un anno intenso, almeno nei suoi primi mesi, sul piano politico-amministrativo: si annuncia con un carico di tensioni, quelle elettorali in particolare, che forse faranno vibrare molto gli animi di tanti, come è inevitabile che sia. Dobbiamo auguraci che la vivacità dei confronti sia indirizzata solo al bene comune. Le polemiche saranno forse inevitabili. Se non potremo evitarle certamente non ci sottrarremo nell’affrontarle, tenendo sempre come stella polare il bene della nostra Comunità.Viva Miglianico” lo ha fatto sin dal primo giorno della sua esistenza. Continuerà a farlo finché avrà vita. 

Non c’è bisogno di scrutare orizzonti né tantomeno di fare oroscopi: quel che si avvicina, per ora, non sembra nascondere grandi sorprese o sconvolgenti novità, sicché c’è davvero da augurare a tutti i Miglianichesi una serena e rinnovata continuità amministrativa. Piuttosto rischiamo di dover assistere al tentativo di restaurare atteggiamenti, vizi e furberie come le terze liste di sponda, comportamenti legati a ruoli che certi Concittadini agognano cocciutamente di voler riassumere o affidare a propri burattini. Alcuni di loro forse risbucheranno fuori predicando false novità, invocando addirittura un “rinnovamento” ovviamente riferito solo ad altri e mai a sé stessi. Saranno discorsi di facile attrazione populistica, branditi come arma per farsi largo sperando che questo rumore propagandistico faccia dimenticare o comunque non illuminare adeguatamente un passato che è più recente di quanto si pensi e le cui conseguenze negative sono più vive di quanto vogliano negare.

Piuttosto è auspicabile un ritorno all’impegno politico e civile dettato dal disinteresse personale e dalla voglia di perseguire il bene di tutta la Comunità locale. Lo si dovrebbe mettere in campo pur coltivando progetti e idee, sostenendo gruppi e singoli candidati, cioè schierandosi lealmente “per” e non “contro”. Lo si dovrà fare mettendo passione positiva per proporre e realizzare cose più buone e non odio preconcetto per abbattere un nemico. Il mondo attorno a noi è già troppo pieno di guerre e di odio senza senso. 

È importante che si facciano avanti i giovani perché quel che si va a costruire sarà la Miglianico del loro futuro. È ancora più importante, se così si può dire, che, coi giovani, si mettano in gioco quei “diversamente giovani” i quali, unica, irripetibile generazione della storia italiana, possono oggi godere anni di meritato riposo dal lavoro unendo buona salute e serenità economica. Oltre i meriti conseguiti in una vita di studio e di lavoro, loro hanno il dovere se non di restituire quantomeno di condividere con tutti gli altri Concittadini quel di più che loro hanno e che altri non hanno avuto prima e non avranno poi. Lo possono, lo devono fare dando una mano a questa Comunità, la loro Comunità locale. Non si tratta di dare denari né di dividere patrimoni che sono e restano personali e familiari. Si tratta semplicemente si dare tempo, passione, impegno e sostegno alle attività politiche, amministrative, sociali, associative e ricreative di Miglianico. Molti di loro sono cresciuti con l’insegnamento di don Vincenzo che ce lo ha donato con l’esempio prima che con pur mirabili parole. Ci ha insegnato a fare per tutti, all’esserci comunque, a dare una mano sempre, a impegnarsi per questa Comunità tutta intera. Mi disse un pomeriggio davanti alla Scuola Media Lo Spirito Santo ti ha fatto nascere e vivere qui. Qui devi operare. Non puoi sottrarti.”. Questo vorrei oggi ricordare alle Amiche e agli Amici “diversamente giovani” che indugiando nell’osservare quel che accade senza sentirsi chiamati all’impegno civico. Devono dare ai giovani spazio e possibilità di fare ma senza abbandonarli e men che mai lasciarli soli nelle difficoltà, dando al contempo l’esempio se e dove occorre. Questo è il ruolo ormai indispensabile che i nostri Concittadini “diversamente giovani” devono assumere a partire, non solo simbolicamente, dal 1° gennaio del nuovo anno. Il 2024 è anche il loro anno.

Buona Domenica e Buon Anno!