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La letterina del sabato 6 gennaio 2024

Care Amiche e cari Amici,

abbiamo avuto un inizio d’anno col botto. No, non mi riferisco ai “botti” che pure non pochi hanno fatto esplodere la notte di San Silvestro addirittura allestendo sontuosi fuochi pirotecnici che poi, almeno alcuni dei nostri Concittadini non si peritano di voler finanziare quando ci son le feste patronali ritenendoli “soldi sprecati”.

Il botto lo ha fatto l’Amministrazione comunale organizzando una manifestazione che in realtà ne conteneva almeno un’altra, anzi due, proprio come certi colpi sparati dai mortai dei maestri pirotecnici. 

 

Ieri pomeriggio, con inviti sui canali social del Comune e con un eccellente battage affidato ai media locali, il Sindaco, Fabio Adezio e l’Amministrazione comunale hanno organizzato il “Battesimo civico” che, dopo la pandemia è tornato ad animare la nostra Comunità radunando in una sola occasione le Concittadine e i Concittadini nati nel 2001-2002-2003-2004-2005 che hanno quindi compiuto la maggiore età negli ultimi anni. Questa importante ed affollata manifestazione, come dicevo, è stata di fatto contenuta in un’altra, anch’essa solenne: l’inaugurazione dell’Auditorium realizzato al piano terra della nuova Scuola media, che ieri, va detto a beneficio dei più accaniti tirapiedi locali, non ha mostrato segni di imminente crollo né tracce di umidità residua. La bella struttura, capiente e funzionale, ha egregiamente accolto i neo-diciottenni, un po’ di familiari, autorità e curiosi. Manca ancora l’intitolazione di quel luogo che spero sia imminente, significativa e di appropriata gratitudine civica ma sulla quale non avanzo proposte perché, per quanto possano esser valide, sarebbero cestinate solo per la fonte dalla quale proverrebbero. La manifestazione nella manifestazione però non si è fermata a questo doppio effetto pirotecnico. Ne sono seguiti altri due che, benché annunciati sommariamente dal Sindaco in sede di invito alla Cittadinanza, hanno destato spontanea meraviglia e a qualcuno, forse, sono andati decisamente di traverso. Molto opportunamente, infatti, il Sindaco, Fabio Adezio, ha voluto presentare ai nuovi diciottenni due opere pubbliche che sono state ideate, progettate, appaltate e stanno per essere realizzate: la nuova piazza con sala civica, locali e parco giochi che prenderà il posto della ormai vecchia scuola media, ed una straordinaria mensa scolastica che non solo consentirà il servizio a tutte le nostre realtà scolastiche, completando di fatto il polo di via Martiri Zannolli, ma potrà esser adibita sia a sala riunioni sia a piccola agorà, uno spazio all’aperto che sarà ospitato sul terrazzo della struttura. La presentazione non si è limitata all’annuncio ma è stata illustrata da immagini e filmati che hanno fatto vedere con grande efficacia quel che sarà presto una realtà concreta per tutti i Miglianichesi.

Probabilmente la Befana porterà ad alcuni Concittadini, gli stessi tirapiedi già citati, calze piene di proteste e polemiche da lanciare subito sui loro canali social e da agitare nei chiacchiericci che gli stessi andranno animando strumentalmente. Facciano pure, ci mancherebbe! Però chiederei loro di tener conto di un elemento che spesso sfugge alla loro pur cavillosa attenzione: cosa ha detto, cosa ha obiettato, cosa ha proposto in alternativa l’opposizione? Inutile dirlo, anzi per loro è utile sapere che ieri sera l’opposizione non c’era e, se c’era, era nascosta. Male! Al “Battesimo civico” avrebbero dovuto esserci tutti, certamente tutti i consiglieri di maggioranza, anche quelli col mal di pancia, e altrettanto certamente tutti quelli di minoranza, perché in determinate occasioni i consiglieri non sono esponenti di un gruppo ma essenzialmente rappresentanti dei Cittadini, quindi hanno il dovere di esserci. Gli assenti, quelli non giustificati da precisi motivi di forza maggiore, hanno avuto torto, hanno fatto un torto a chi li ha eletti.

Care Amiche e cari Amici, non è un botto a sorpresa, ma solo la ripresa di uno spettacolo fantasmagorico al quale assistiamo da anni, il nuovo appuntamento che la nostra super Pro Loco, guidata dal Presidente Nicola Santalucia, ha organizzato per oggi pomeriggio, sempre nel nuovo Auditorium comunale: “I Calcionetti - Premio al miglior calcionetto tradizionale e a quello più innovativo”, cui seguirà la simpatica e tradizionale “Tombola della Befana”. L’appuntamento è previsto per le ore 16:00 di oggi. C’è tempo per far tutto il resto prima e dopo.

Tra le cose che si potranno fare prima e dopo questo e ogni altro appuntamento civico ci sono le ore passate davanti alla televisione. La TV in Italia, lo sapete, è nata 70 anni fa, nel gennaio 1954. Settant’anni son pochissimi se si considera la storia dell’umanità. Questi sette decenni di televisione però hanno cambiato, anzi hanno travolto la nostra storia, dettandola, formandola, scrivendola oltre che raccontandola. I miei ricordi sono legati a quel televisore, un “Admiral” 24 pollici in bianco e nero che arrivò in casa, o meglio, nel “Bar dello Sport” che era casa mia, ancor prima della mia nascita. Il costosissimo acquisto e la complessa installazione di quell’apparecchio furono merito di una intuizione geniale e lungimirante di mio Nonno Guglielmo, quella di puntare per primo a Miglianico su quella novità allora assolutamente sconosciuta in paese. Come per i miei eroici ventitré Lettori i miei ricordi sono quelli di una televisione non onnipresente, limitata ad un solo canale, poi a due e comunque non a tutte le ore. “Mamma Rai” aiutò molti a conoscere qualcosa in più; aiutò anche l’alfabetizzazione non solo grazie al maestro Manzi; aprì orizzonti e portò nelle case le notizie corredate da immagini vive non solo fotografie; accelerò l’ascesa di personaggi al di fuori del cinema, dello sport e della politica. Si disse che sostituiva il focolare domestico. Anche. Ma lasciava spazio alle parole dal vivo, quelle dei parenti, degli amici e dei conoscenti perché restava tanto tempo per il dialogo. Ora le cose vanno come sappiamo e per sintetizzarle faccio un solo esempio senza preteste di verità assoluta ma ancorato all’esperienza locale che posso serenamente testimoniare: avevamo meno terrapiattisti allora.

Buona Domenica    

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