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La letterina del sabato 27 gennaio 2024

Care Amiche e cari Amici,

è stata davvero meravigliosa la serata degli “Incontri in Comune” svoltasi mercoledì scorso. Dedicata da un tema di per sé interessantissimo “Come cambia l’italiano. Una lingua in continua evoluzione”, si è rivelata vivacissima grazie ai due relatori, il professor Pierluigi Ortolano, docente di Linguistica italiana alla “d’Annunzio” e la docente e nota star di Tik Tok e Instagram, creatrice del profilo “Studiofacileconale”, Alessia Giandomenico. Ancora una volta, anzi, una volta più di tutte, peccato per chi non ha potuto esserci e “ben gli sta” a chi non ha voluto esser presente.

Celebriamo oggi il “Giorno della Memoria”, che cade nella ricorrenza di quel 27 gennaio del 1945, quando le truppe alleate liberarono il campo di concentramento (e di sterminio) di Auschwitz mettendo formalmente fine all’Olocausto. La sciagurata guerra che dal 7 ottobre scorso insanguina nuovamente il medio-oriente rischia, o meglio, le polemiche che contornano questo sanguinosissimo evento rischiano di oscurare la “Memoria” e di ridare addirittura fiato ai negazionisti sulla scia di un antisemitismo che nessun errore dell’attuale governo israeliano può giustificare. Approfittiamo di questo “Giorno” per rinnovare la convinzione che nessuna persecuzione può esser giustificata contro uomini e donne sulla base di pretesti razziali, politici, entici e religiosi. Tutti siamo Sorelle e Fratelli in Cristo, messi dall’Amore di Dio al centro del creato per essere fonte di Amore. Se non siamo capaci di amare, sforziamoci di essere miti, tolleranti, pazienti, non violenti, aperti al confronto e pronti ad abbracciare i deboli e i discriminati piuttosto che unirci al branco che li umilia. 

Facendo un piccolo volo pindarico segnalo ai miei eroici ventitré Lettori che c’è chi poco si fida della memoria, quella della quotidianità. Si tratta dei politici, forse perché non pochi di loro la memoria la usano quando conviene, ammesso che ne abbiano a sufficienza. Fino all’altro ieri è stata incerta la data delle elezioni regionali, benché fissata in attesa ma di ulteriori decisioni, confermate appunto ier l’altro. Comunque non è affatto imminente il termine per la presentazione ufficiale delle candidature che scade il 30° giorno antecedente la consultazione elettorale, quindi il 10 febbraio prossimo. Le liste e i singoli candidati possono esser ricusati, non accade spesso ma può accadere. Quindi un minimo di cautela, se non altro scaramantica forse va messa. In tanti si sono però affrettati già da molti giorni a tappezzare muri e spazi pubblicitari coi loro manifesti. I tempi e le abitudini della politica son questi e vanno letti con la lente dell’attualità, senza paragoni col passato nel quale pure tanto si è protestato per gli sprechi elettorali, casomai auspicando qualcosa di diverso e di migliore per il futuro. Segnalo che l’allungamento della campagna elettorale con questo largo anticipo evidenziato dal proliferare di manifesti, spot multimediali sulle testate online, pagine intere o fascioni sui quotidiani locali, roboanti inaugurazioni di sedi e comitati elettorali e tanto altro, configura forse una piccola scostumatezza istituzionale e fa pensare a due cose, ambedue non commendevoli, diciamo così: la prima è che, oltre a sgomitare per un posto al sole, i candidati, quasi tutti, sanno di esser poco conosciuti, certificando  da sé stessi la distanza delle politica dai Cittadini; la seconda è che evidentemente di soldi ne circolano abbastanza in ogni partito, lista personale, aggregazione strategica o temporanea che dir si voglia. Infatti, occupare spazi per il doppo, il triplo o addirittura molte volte la durata della normale campagna elettorale, che è di 20 giorni, ha costi proporzionalmente maggiori e alimenta dimostrazioni di forza che a volte possono apparire sgradevoli soprattutto se riconsiderati il giorno dopo le elezioni, quando inevitabilmente, la maggioranza dei candidati si ritroverà bocciata dall’elettorato.              

Da noi, intanto, accade anche altro. 

Le Comunali si avvicinano ed ora hanno una data certa, l’8 e 9 giugno prossimi. Si voterà dunque di sabato e di domenica, una novità assoluta che valuteremo quando saremo a ridosso dell’appuntamento. Ora sappiamo quanto manca e ciascuno dei prossimi contendenti alla carica di Sindaco e aspiranti consiglieri ha il timer da controllare per calendarizzare le proprie mosse.

Ho già raccontato ai miei eroici ventitré Lettori quel che è accaduto la sera del 17 gennaio scorso, in occasione della presentazione del documento programmatico di base da parte della “Agorà delle idee per Miglianico”. M’hanno chiesto se avessi saputo di certe reazioni a quanto avevo scritto. Ho risposto che se non c’erano state smentite - e non c’erano state né ci sono state in seguito - da parte dei protagonisti, il resto rimaneva nell’abito delle riflessioni personali di altri Concittadini. Alcuni di loro, per quel che mi hanno fatto vedere le mie sentinelle social, più che riflettere si riflettono in specchi deformanti e, vedendosi come meravigliosi frutti, pensano di essere belli, intelligenti ed anche molto simpatici, ignari dello scherno che segue i loro passi. Contenti loro. 

Dopo la proclamazione programmatica del 17 da parte dei promotori dell’Agorà si attendeva un incontro che effettivamente c’è stato nei giorni scorsi, un incontro con il Sindaco, Fabio Adezio. Per quel che se n’è saputo, è andato bene e si sarebbe chiuso con la reciproca promessa di ulteriori approfondimenti. Non ho dettagli certi su questo e quindi lo condivido così per sommi capi. Diciamo che il programma è piaciuto e ci sono state garanzie su come attuarlo. Soprattutto, che è poi la cosa più importante, ci sarebbe visione operativa non difforme su come “mettere a terra”, cioè realizzare nei tempi previsti, i progetti per i 26 milioni di euro, ricompresi nel DUP (ex-PNRR), elaborati e perfezionati nella fase di finanziamento dal Sindaco e dalla sua maggioranza (merito che Silvio riconosce loro senza se e senza ma, ndr.). 

Subito dopo c’è stato il ritorno all’attivismo politico/partitico comunale di Silvio De Lutiis. Silvio è stato sconfitto nel tentativo, apprezzabile e coraggioso, di collocare un candidato piddino della Val di Foro alle Regionali. Sarà costretto ad appoggiare Silvio Paolucci. Ma questo non è stato neppure accennato nell’annuncio che il mio Amico Silvio De Lutiis ha fatto sul suo ritorno attivo nella politica comunale. Silvio ha annunciato di esser stato designato “candidato/esploratore” del PD locale. Come “scoutdeve mettersi in fila perché sembra che c’è chi gli ha soffiato il posto facendo scouting già da qualche settimana con alterne sfortune. Come possibile candidato il mio Amico Silvio sa di non essere una prima scelta, diciamo così, sul piano non delle qualità ma del vissuto politico che lo ha visto attivo già nel secolo scorso, insomma non proprio ier l’altro. Capisco che ci sono altri Concittadini più stagionati di lui e molto, molto meno attivi di lui sul fronte delle proposte e dei programmi, i quali agognano il ricollocamento delle loro catane nei pressi degli scanni comunali. Ma questo non lo autorizza a contraddirsi smaccatamente invocando “NOVITÀ” dagli altri e riproponendo poi sé stesso a tutti. Infatti non lo farà. Quel che farà, almeno quel che ha annunciato, è verificare la fattibilità delle tre ipotesi strategiche che lui stesso ha definite nel dettaglio: “1. Costruire una lista civica aperta che sia la NOVITÀ ma non metta in discussione la continuità amministrativa sul Dup. 2. Costruire un alleanza con l'attuale amministrazione ma a determinate condizioni precise che ci garantiscono la ripartenza di un processo di coesione sociale e di partecipazione popolare abbandonate negli ultimi anni. 3. Costruire un alleanza provvisoria solo per la prossima legislatura tra centrodestra e centrosinistra (che rimarranno comunque distinti) con l'obiettivo di preparare un nuovo bipolarismo con una forte apertura a un cambio di classe dirigente su un programma ben definito”.  Secondo la linea propagandistica del PD e dintorni che Silvio va spandendo ad arte, gli altri si candidano da soli e lui/loro invece dopo aver consultato tutti e dopo aver fatto decidere dalla maggioranza dei partecipanti all’Agorà (non si è capito se a maggioranza semplice o assoluta: la cosa non è indifferente per i magheggi della politica). Orbene, personalmente sono convinto che il PD, cioè i suoi capi abbiano già deciso da tempo cosa fare. Ora stanno facendo solo tattica. Siccome fino all’esito delle Regionali sarà appunto solo tattica e nessuna scelta reale verrà annunciata, c’è il tempo per affrontare il tema che Silvio propone a sé stesso e ai suoi, cioè quale delle tre ipotesi far prevalere. La porporina della “NOVITÀ che ammanta i pacchettini da pescare nel cesto dei regali è pura propaganda di facciata, e ci sta. Poi vanno trovate Donne e Uomini tutti “nuovi”, il che è ben altra cosa. Però un elemento va segnalato subito ed è legato alla terza ipotesi. Lo faccio perché è un esperimento già attuato con la fattiva complicità proprio di Silvio De Lutiis e dei suoi quando erano a sinistra-sinistra. Ve lo ricordate? Si chiamò “Progetto Miglianico, etichetta del peggior quinquennio amministrativo della nostra storia repubblicana come anche lui, pentito/non pentito, poi ha ammesso essere stato. Riproporlo in salsa “agorà” sarebbe criminale perché alla possibile retata nella raccolta del momentaneo consenso elettorale, cioè vincendo le elezioni, il che è probabile, farebbe seguito una esperienza amministrativa paralizzata dalle divisioni, sprecona, inefficace e dannosissima soprattutto per i Cittadini più deboli, quelli che devono pagare le tasse e non navigano nell’oro. Agghiacciante nella sua proposizione sarebbe aberrante nella sua attuazione. Risulterebbe buona solo per i furbetti che, da candidati o da interessati sostenitori, andrebbero a lucrare mesi di privilegi e favori per loro e per i loro sodali. Preferisco pensare che Silvio, da vecchio volpone comunista, abbia messo in campo tre ipotesi di cui una serva a far trovare d’accordo i suoi almeno su un NO. I miei eroici ventitré Lettori si staranno chiedendo se la mia è una analisi o un auspicio. È un ragionato auspicio. Sinceramente le cose possono arrivare a concretizzare questa sciagurata terza ipotesi, una ubriacatura di finta novità che porterebbe alla rissa degli interessi e al declino di Miglianico.     

In attesa di assistere ai prossimi sviluppi, con grande piacere segnalo una vicenda che, a dispetto di chi è capace solo di avversione ed odio, rappresenta un motivo di orgoglio per tutti noi Miglianichesi: l’incontro che il nostro Sindaco, Fabio Adezio, ha avuto con Papa Francesco (il Papa, quello vero, il vero Papa, ndr.). Il nostro Sindaco, infatti, è stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco con i sindaci e gli amministratori locali aderenti all’ASMEL (Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti Locali). Si tratta di un’associazione alla quale il Comune di Miglianico aderisce e che ha lo scopo di contribuire al buon funzionamento degli Enti Locali secondo il principio di sussidiarietà proprio della Dottrina sociale della Chiesa Cattolica. Fabio Adezio, va sottolineato, era l’unico amministratore locale della regione Abruzzo. La cosa più importante è questa: quando un Sindaco va ad un incontro indossando la fascia tricolore porta con sé tutta la Comunità che rappresenta. 

Ci sono altre belle e prestigiose novità da condividere con i miei eroici ventitré Lettori. 

Sono gli ulteriori successi che coronano l’attività professionale, il tenace spirito imprenditoriale, la generosità umana e la gioiosa disponibilità personale di due Concittadini d’eccellenza. È stata infatti annunciata la partecipazione nella ristrettissima delegazione delle 6 Lady Chef abruzzesi a Sanremo 2024 della nostra mitica Lady Chef, Antonina Di Giacomo, che anche quest’anno sarà protagonista nel Roof, uno dei luoghi più esclusivi della settimana sanremese.  

Da Sanremo ed oltre Sanremo vola il nome del carissimo Simone Racioppo, che, grazie alle sue capacità, alla sua geniale raffinatezza ed al suo stile si sta progressivamente imponendo a livello nazionale ed internazionale come uno dei più interessanti protagonisti nel mondo della moda.

Antonina a Simone sono tra coloro che possiamo giustissimamente definire “Orgoglio di Miglianico”.

Buona Domenica

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