C’è serenità, c’è la gioia affidata alla sinfonia cantata dagli uccelli in questa poesia del maestro Cesidio D’Amato. Per chi non l’ha mai fatto, anche per chi non ha colto l’occasione di questa distanza dagli affanni quotidiani, per chi lo ricorderà tra undici mesi c’è anche l’invito a spegnere il rumore, inutile e confuso, della nostra fretta senza meta per ascoltare una delle sinfonie più belle del mondo: il canto della primavera.